martedì 15 febbraio 2011

Sua Maestà la MELA

Ho sempre preparato le mele al forno come le faceva mia nonna, semplicemente con un po' di zucchero, ma volevo fare qualcosa di meno "ospedaliero" ed ecco qui una valida ricetta da presentare a fine pasto come dessert.
Mettere circa 70 g di uvetta a mollo in un po’ di liquore preferito (io ho usato il mandarinetto) e un po’ di vino bianco.
Nel frattempo togliere il torsolo dalle mele cercando di non forarle sul fondo.
Riempirle con l’uvetta ammollata e non strizzata, terminate con un cucchiaino di marmellata chiara, un po’ di zucchero di canna ed un fiocchetto di burro.
Il liquido dove avete ammollato l’uvetta va messo nel fondo della teglia. Infornare per circa 45 m a forno caldo 170-180.
Il sughino del fondo va distribuito sulla mela e servita. La prossima volta che le preparo proverò a fare una crema con la riduzione del fondo e secondo me sarà un buon completamento al dessert. 



Quinoa...questa sconosciuta!

Non sono vegetariana ma spesso vado in un negozio di prodotti naturali e girando per gli scaffali mi sono fatta tentare da questo prodotto: Quinta rossa e burgul.
Tornata a casa ho consultato inutilmente tutti i libri di cereali, cucina vegetariana ecc.in mio possesso e  non  trovando nulla sono andata su internet….mi si è aperto un mondo.
Ho trovato un articolo dove vengono descritte le caratteristiche e proprietà nutrizionali. Non è un cereale ma appartiene alla famiglia della bietola e spinacio. Nelle Ande viene chiamata “grano madre” e se ne utilizza l’intera pianta. I semi diventano pasta e farina, le foglie hanno il sapore degli spinaci e sono commestibili, il fusto si da al bestiame.
I valori nutrizionali sono incredibili. Innanzi tutto chi soffre di celiachia può mangiarla perché priva di glutine. Supera i contenuti di calcio che si trovano nel latte. Ha un alto valore proteico ed è ricchissima di vitamine e sali minerali rispetto ai comuni cereali, in particolare la vitamina E che è un antiossidante per eccellenza. Questa vitamina è ricca di lipoproteine ad alta densità (LDL) e di altre particelle che servono per il trasporto del colesterolo e grassi. Questa vitamina ha il potere di limitare l’aggregazione delle piastrine nella circolazione del sangue e pertanto lo fluidifica e limita il rischio di coaguli. Inoltre da più senso di sazietà rispetto ai carboidrati che consumiamo  normalmente nella nostra alimentazione.
Per approfondire l’argomento vi consiglio di cercare sul web che è ricchissimo di informazioni.
Fatte queste premesse ho preparato questa ricettina.
Ho tagliato la calotta superiore di 4 peperoni (rossi e gialli) le calotte le ho tritate saltate in padella con un trito di cipolla, sedano, carote, aglio peperoncino, prezzemolo, timo oev.
Le scodelle di peperoni le ho messe in forno caldo per 15 m.
Nel frattempo ho lessato per  10 min in acqua salata la quinoa rossa e burgul e dopo scolata l’ho aggiunta al trito di odori.
Ho messo metà del ripieno nei peperoni, mozzarella a dadini ed a riempire dell'altro ripieno. Li ho cotti al forno fino a terminare la cottura dei peperoni.
Buoni caldi ma a mio parere ottimi tiepidi.

domenica 13 febbraio 2011

Poveri ma b...uoni!

Chi ha più o meno la mia età capirà il senso del titolo, "Poveri ma belli" era un film in bianco e nero del 1956, ho cambiato con "poveri ma buoni" perchè l'ingrediente usato per preparare la pietanza è proprio "povero" ma decisamente gustoso.
Parlo dello zampetto di maiale. Non ci mangi molto perchè la carne è quasi inesistente, ma se lo cuoci accompagnato con patate al forno o stufato con fagioli, ti diventa un piatto che sazia.
Il costo è di circa € 1,00, neanche un caffè!
Ovvio che la preparazione ti porta via un po' di tempo, ma con un po' di pazienza, tanta passione e scegliendo come giorno la domenica, si preparerà una cosa insolita ma proprio buonina.
Io li preparo così. Fiammeggio per bene lo zampetto tagliato a metà per il senso della lunghezza, poi lo raschio e con la mano sento se ci sono ancora tracce di pelo e rifiammeggio. Lo lavo e lo metto nell'acqua non salata, porto a bollore e lascio cuocere per circa 1/2 ora. Cambio l'acqua e riporto al bollore con gli odori, un po' di sale e faccio cuocere fino a che si intenerisce. Se avete fretta potete usare la pentola a pressione che dimezza i tempi di cottura. In questo caso appoggio gli zampetti sulla griglia per cuocerli al vapore.
Ultimata questa operazione si sceglie il metodo di cottura.
Al forno con patate, il tutto condito con il fiore essiccato del finocchietto, tipo porchetta;
oppure con i fagioli, gli odori classici (sedano, carota, cipolla) e quando sono a metà cottura si aggiungono gli zampetti per amalgamare i sapori.
Anche per la preparazione al forno dovete portare avanti la cottura delle patate e poi aggiungere gli zampetti per terminare con una leggera rosolatura.
ecco fatto...

Ah dimenticavo, si spolpano meglio se li mangiate con le mani ed in compagnia!