martedì 22 giugno 2010

Quiche di cozze e patate

un bel piatto unico o antipasto

cozze cotte alla marinara e sgusciate.
4 patate medie
panna 125 ml
1 uovo sbattuto
aglio tritato
gambi di prezzemolo e timo fresco tritato
sale e pepe qb
pasta sfoglia

rosolare le patate tagliate a cubetti con timo, gambi di prezzemolo, aglio, sale e pepe.
portare a cottura e aggiungere le cozze già cotte alla marinara e scolate del liquido. amalgamare i sapori e lasciare raffreddare.
in una tortiera stendere la pasta sfoglia, bucherellare e versarci le patate e le cozze.
amalgamare l'uovo sbattuto con la panna, aggiustare di sale e pepe e versare sulla torta.
mettere in forno caldo a 190° per 30-40 minuti.














(la mia ricetta è pubblicata anche sul sito www.mistercarota.it.  il mio nick è Salice) 

Scaloppine al mirto di Sardegna

un oblio di profumi e sapori intensi....







Confettura di pesche

Non viene sconfitta da nessun'altra confettura. La ricetta mi è stata fornita da Carla N.
Nella mia video ricetta è spiegata passo passo per un sicuro successo









Una meringa per ogni stagione

Da tenere sempre nel freezer come scorta...facile veloce e versatile.











cosce di pollo glassate

una mia ricetta semplice nell'esecuzione e di sicuro successo

Cosce di pollo glassate all'arancia


lunedì 21 giugno 2010

Speciale Nocino

Siamo in prossimità della festa di San Giovanni e la storia insegna, a parte i "sabba" delle strege, che proprio in questo giorno si raccolgono le noci da utilizzare per il liquore omonimo.
Tante sono le versioni e dopo aver chiesto le ricette più disparate, la scelta è caduta su una ricetta dei Monaci Benedettini di Montecassimo che mi ha passato la collega di Napoli.
Siccome viene lodata da tutti coloro che hanno la fortuna di assaggiarla a casa mia, non mi è mai venuta la voglia di cambiare ricetta.
La trascrivo per tutti coloro che vogliano degustare qualcosa di veramente speciale
NOCINO DEI MONACI BENEDETTINI DI MONTECASSINO
Per ogni litro di alcool occorrono 20 noci tagliate a pezzetti (usate i guanti e uno schiaccianoci)
Lasciare macerare per 40 gg ma anche 2 mesi va bene.
Trascorso il tempo filtrare con un panno di tela e per ogni litro di alcool mettere i seguenti ingredienti:
2 noci moscate a pezzetti
3 g di cannella a pezzetti
20 chiodi di garofano
450 g di zucchero (da sciogliere in pochissima acqua calda)
un pugnetto di caffè tostato caldo
1 stecca di vaniglia
Dopo circa 30 gg filtrare il tutto e imbottigliare

Geometrie di robiola in crosta

Come accennato nel mio primo post, sono poco avvezza ad esibizioni egocentriche. Nonostante ciò, spinta da un mio amico, ho partecipato al concorso indetto in seno alla manifestazione Regali a palazzo 2009 - Palazzo Re Enzo Bologna, vincendo il premio per la sezione antipasti con il piatto "Geometrie di robiola in crosta".
Vi lascio immaginare l'imbarazzo e l'emozione mentre riproponevo il piatto davanti al pubblico...quasi esposta alla "pubblica gogna". Alla fine, però, la simpatia e l'interessamento del pubblico mi ha fatto rilassare e sorridere soddisfatta di me stessa.
Chissà quale tema di concorso proporranno tra qualche mese?
Ogni passo della ricetta nel filmato.


Geometrie di robiola in crosta


Quelli che al calcio...

preferiscono tutt'altro!!
a parte la mediocrità della squadra nazionale già dopo due partite nel mondiale, preferisco dedicarmi al giardinaggio o alla lettura di un buon libro o...fare shopping alla metro ^_^
Così ieri domenica ho pensato: "chi vuoi che ci sia alla metro metre gioca l'Italia?"
Sono entrata alle 16 e uscita alle 19.30, "scansionando" tutto quello che offriva il magazzino e naturalmente sono uscita con un sorriso a 360°!
Ho acquistato una piastra ad induzione, che non solo è bella come design è anche sofisticata ed il prezzo abbordabile. Oltretutto in questo periodo, per tutti gli elettrodomestici, c'è lo sconto del 20%.
La piastra acquistata è un made in Italy della ditta Kemper Group di Parma e si chiama Lady Valentina.
Appena tornata a casa l'ho subito utilizzata e ho cotto 2 uova all'occhio di bue!
La piatra ha raggiunto in pochi secondi la temperatura impostata e cotto in modo ottimale l'alimento.
Ha il tasto sia della temperatura che della potenza calore e per capire bene la differenza ho provato a far bollire l'acqua alla stessa temperatura ma con diverse "spinte" di calore. ovviamente alla stessa temperatura ma con maggiore potenza di calore l'acqua ha bollito in meno tempo. Insomma ho scoperto l'acqua calda...
E' ovvio che per l'utilizzo ci si può avvalere solo di pentole e padelle preposte alla cottura ad induzione e non si possono usare recipienti in ceramica, vetro, alluminio, rame e fare attenzione anche ai fondi lisci, in quanto tutto il recipiente utilizzato deve poggiare sul piano vetro/ceramica.
Sono soddisfatta dell'acquisto e appena arriverà un po' di sole potrò cucinare all'aria aperta in giardino.
 Eccola...

 

sabato 19 giugno 2010

Il magico Tè

Quello del Tè
è un mondo affascinante,
pieno di mistero e magia,
in cui non si può entrare se non in punta di piedi,
con rispetto.
Il tè è ritirarsi in una tazza,
un modo di mettere ordine, di riflettere.
Il tè consente di rilassarsi,
di vivere l'attimo e di essere veramente se stessi.
Se gli concediamo tempo di qualità,
ci ricompenserà più di quanto
avremmo mai immaginato.
Il tè può cambiare la nostra vita.
***
Il tè proviene dalle foglie della Camellia sinensis, un sempreverde che in tempo di fioritura si riempe di fiori bianchi simili a roselline. La pianta selvatica può raggiungere i 12 metri di altezza, ma nelle piantagioni si mantiene la potatura tra 120 e 150 cm per creare la cosiddetta “tavola di raccolta”. I principali produttori al mondo sono l’India, lo Sri Lanka e la Cina.Il primo botanico che si occupò della pianta del Tè fu lo svedese Carl von Linne nel 1753. Linne credeva che le diverse varietà di Tè derivassero da altrettanti tipi di piante. In realtà non è così: i coltivatori utilizzano soltanto tre specie di Camellia sinensis, la cinese, l'assamica e la cambogiana. Ciò che distingue un Tè da un altro dipende dalle zone di coltivazione, dal suolo, dalle condizioni climatiche, dal metodo di lavorazione del prodotto, dal periodo e dal tipo di raccolta.Si distinguono le seguenti categorie: Tè nero, Tè verde, Tè bianco, Tè Oolong, Tè post-fermentato, Tè scented e Tè aromatizzato.
tempi di infusione
TE’ BIANCHI - 2 cucchiaini per tazza (circa 2 grammi), da immergere in acqua non superiore ai 70°. Lasciare poi in infusione mediamente per 10-15 minuti (vedere nelle singole etichette), filtrare e gustare.
TE’ FREDDI - versare su 30 gr. di tè un litro di acqua a temperatura ambiente; lasciare in infusione per 8 ore in frigorifero e filtrare .
TE’ NERI - 1 cucchiaino per tazza (circa 2 grammi), su cui versare acqua bollente. Lasciare poi in infusione per 3-4 minuti, filtrare e gustare.
TE’ OOLONG - 1 cucchiaino per tazza in acqua a temperatura di 60-70C° per circa 7 minuti.
TE’ VERDI - 1 cucchiaino per tazza (circa 2 grammi), su cui versare acqua calda intorno ai 60°-70°. Lasciare poi in infusione per 2 minuti esatti, filtrare e gustare. Pochi secondi di infusione cambia completamente il gusto del tè verde.


Il maestro del tè Sen-no Rikyo trasmise all'arte del tè un'insolita combinazione di poesia e filosofia. Di coseguenza, gli si riconosce il merito di aver dato il maggior contributo alla formalizzazione e alla ritualizzazione del cha-no-yu come serena combinazione di arte, poesia ed estetica qual'è oggigiorno. Rikyo fondò almeno tre scuole di cha-no-yu e, nel corso dei secoli, la più formale di queste è stata perfezionata da successivi maestri del tè, tanto che il suo è diventato uno dei modi più eleganti e sereni di servire il tè.Sia nell'ospite che negli invitati le numerose restrizioni dell'etichetta e dell'esecuzione concentrano l'attenzione sull'elemento cruciale dell'esperienza: il tè. Questa concentrazione conferisce ai partecipanti la capacità di rilassarsi veramente, di sperimentare la libertà dai problemi quotidiani e di abbracciare il senso di pace che si può assaporare con una tazza di tè.
Fin da principio il cha-no-yu ha incoraggiato la compostezza nell'esecuzione di ciascun atto condotto con assoluta cura, di modo che ogni azione insegnasse la precisione, l'equilibrio, la tranquillità, la gentilezza, la sincerità, l'altruismo e la delicatezza. Il risultato era armonia nella vita in tutti i sensi, sia in quella dell'ospite, sia in quella degli invitati.Gran parte delle stanze per il cha-no-yu misura circa tre metri per tre ed è coperta da tatami (stuoie), ciascuno delle dimensioni di un metro per due circa, secondo un concetto sviluppato da Ashikaga Yoshimasa del XV secolo. Benchè le dimensioni e la forma delle stanze da tè si siano evolute negli anni, rimangono gli elementi fondamentali: una porta bassa affinchè tutti entrino allo stesso livello (chinando la testa) e nessuno sia considerato più importante dell'altro, una nicchia per un particolare elemento artistico (un rotolo vergato in splendida grafia, dei fiori o, più sovente, un singolo fiore, squisitamente disposti) oppure un'opera d'arte, come un quadro, una ceramica o un piccolo paravento dipinto a mano.
Gli altri oggetti nella stanza servono alla preparazione stessa del tè: un braciere per scaldare l'acqua e un semplice ripiano per gli accessori principali, come il cucchiaio, le tazze e un barattolo colmo di tè. Talvolta nella stanza o appena fuori, su un altro ripiano, sono discretamente disposti gli accessori o i cibi che verranno serviti durante la cerimonia.Il tè per la Cerimonia del Tè è il Matcha, prodotto dalle foglie di tè giapponese più raffinate, quelle del Gyokuro o "preziosa rugiada", le quali vengono essiccate e ridotte in una polvere brillante e serica di colore verde pallido.
Dopo aver mischiato il tè all'acqua bollente fino a ottenere la consistenza di una densa zuppa di piselli, una ciotola della bevanda viene posta con grazia di fronte a ciascun invitato, che beve tenendola con entrambe le mani.Talvolta su dei piattini sono serviti dei dolci fatti con pasta di fagioli rossi o con altri ingredienti dal delicato sapore. La dolcezza contrasta l'eventuale amaro del matcha........
("Il libro del Tè verde" di Diana Rosen - edizioni Il punto d'incontro)
 

Non solo ricette di cucina

Possiamo preparare delle ricette cosmetiche naturali con poca spesa e tanta soddisfazione, sia ad uso personale o da regalare alle amiche:
Per pelli secche
ingredienti:
150 g di yogurt intero; 10 g di mandorle tritare finemente (quasi ridotte a farina); 2 cucchiai di cera d'api o di miele; 2 cucchiai di olio di germe di grano.
Mescolare tutti gli ingredienti fino ad ottenere una crema omogenea. Applicare sul viso massaggiando delicatamente. Far riposare sulla pelle almeno 20 minuti.
Per problemi di acne
1)-ingredienti:
150 g di yogurt intero; 2 gocce di olio essenziale di timo; 2 gocce di olio essenziale di menta; succo di 1 limone; 20 g di lievito; 2 cucchiai di amido di patate (lasciare 2 patate in acqua per 5 ore, usare il liquido biancastro che rimane).
Mescolare tutti gli ingredienti nel frullatore, massaggiare il viso facendo attenzione a punti neri e foruncoli.
Lasciare la maschera in posa per almeno 20 minuti, poi sciacquare con acqua tiepida.
2)-ingredienti:
50 g di lievito naturale; 100 g di yogurt intero.
Mescolare bene e applicare delicatamente sul viso. Lasciare agire per 15 minuti e risciacquare. Ripetere tutte le sere fino a miglioramento.
Bagno di latte per pelle impura
100 g di bicarbonato; 50 g di acido citrico; 1 cucchiaio di farina di mais; qualche goccia di olio essenziale di ginepro.
Mescolare bene e conservare in un barattolo di vetro scuro. Questa quantità è sufficiente per 4 bagni.
Latte detergente
1 cucchiaio di olio di semi di girasole; 120 g di yogurt intero; 2 cucchiai di succo di limone.
Mescolare tutti gli ingredienti con un cucchiaio di legno e conservare in frigo. Usarne un cucchiaio alla sera e uno alla mattina.
Tonico
mezzo bicchiere di acqua minerale naturale; 3-4 gocce di olio essenziale di menta piperita.
Mescolare in una bottiglietta di vetro e applicare sulla pelle con un dischetto di cotone.

venerdì 18 giugno 2010

Pensieri e parole....

Esistono poche persone che non hanno un cellulare per libera scelta e forse sono una delle poche persone che fino ad ora non aveva ancora attivato un blog...lo faccio ora. Non per moda o per uniformarmi alla massa, ma per raccogliere i miei giorni e le mie esperienze da condividere con chi entrerà a visitare il mio blog.
Pur essendo molto socievole ed allegra, su certe cose sono riservata e tendo a rimanere dietro le quinte. Non sono ambiziosa e vogliosa di stare al centro dell'attenzione ma chi mi conosce mi stima e mi tiene in grande considerazione. Perchè "la forchetta intraprendente"? Perchè sono una buona forchetta, amo il buon gusto non solo nell'assaporare le pietanze ma anche per come vengono presentate e metto la mia passione in tutto quello che faccio, in cucina e non. Cerco la perfezione (che comunque non raggiungerò mai), sono critica, categorica, esplosiva ma anche semplice, affidabile e soprattutto tenace.
Adoro spentolare e assaporare il piacere che scorgo negli occhi dei commensali, così accendo sfide ai fornelli con me stessa e...quasi sempre vinco!